I migliori dischi del Post-Rock
- Scritto da Enrico Tallarini
Nato per trovare una vita alternativa a un rock in via di seppellimento dopo l’invasione del movimento grunge, è stato un fuoco ardente quanto passeggero, ritrovatosi in un batter d’occhio spompato e avvinghiato su se stesso. Fatto sta che quegli intrecci di chitarre, quei tappeti sonori e quei crescendo mirati al climax hanno segnato, nel bene o nel male, un’intera generazione di band sul finire di millennio. Musica da viaggio e da sogno, perlopiù strumentale, tra arpeggi e feedback, momenti rarefatti e veri e propri muri di suono. È stato bello finché è durato, ma ormai non se ne può più. I cloni dei cloni dei cloni ci hanno rotto i coglioni.
PS: Nella lista troverete artisti legati al post-rock anche solo per vie trasversali. È inevitabile, visto il non-genere che significa tutto e niente. Nel dubbio chiudete gli occhi. Buon ascolto, e buon viaggio.
- SLINT: "Spiderland" (1991)
- LOW: "I Could Live in Hope" (1994)
- BARK PSYCHOSIS: "Hex" (1994)
- DON CABALLERO: "Don Caballero 2" (1995)
- LABRADFORD: "Labradford" (1995)
- TORTOISE: "Millions Now Living Will Never Die" (1996)
- JUNE OF 44: "Tropics and Meridians" (1996)
- MOGWAI: "Young Team" (1997)
- DIRTY THREE: "Ocean Songs" (1998)
- MOGWAI: "Come On Die Young" (1999)
- GODSPEED YOU! BLACK EMPEROR: "Slow Riot For New Zero Kanada" (1999)
- GODSPEED YOU! BLACK EMPEROR: "Lift Your Skinny Fists Like Antennas To Heaven" (2000)
- ULAN BATOR: "Ego : Echo" (2000)
- EXPLOSIONS IN THE SKY: "Those Who Tell The Truth Shall Die, Those Who Tell The Truth Shall Live Forever" (2001)
- GIARDINI DI MIRO’: "Rise and Fall of Academic Drifting" (2001)
- SIGUR ROS: "( )" (2002)
- MùM: "Finally We Are No One" (2002)
- 65 DAYS OF STATIC: "The Fall of Math" (2004)
- THEE SILVER MT ZION: "Horses in the Sky" (2005)
- GOD IS AN ASTRONAUT: "All is Violent, All is Bright" (2005)
- HRSTA: "Ghosts Will Come And Kiss Our Eyes" (2007)
- BALMORHEA: "River Arms" (2008)
- MONO: "Hymn To The Immortal Wind" (2009)